Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12789 del 2 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12789PEN

Massima

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Il possesso di beni di interesse archeologico o artistico si presume illecito a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquisiti, in quanto tali beni appartengono allo Stato sin dalla loro scoperta. Pertanto, l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza di tali beni da parte del soggetto agente costituisce prova sufficiente dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, senza che sia necessario l'accertamento del cosiddetto "interesse culturale" o che i beni siano qualificati come "culturali" da un provvedimento amministrativo, essendo sufficiente che la "culturalità" sia desumibile dalle loro caratteristiche oggettive. Inoltre, il giudice di merito, nel formulare il giudizio di comparazione tra circostanze eterogenee ai fini della determinazione della pena, deve dimostrare di aver considerato e sottoposto a disamina gli elementi enunciati nella norma dell'art. 133 c.p. e gli altri dati significativi, senza che sia necessaria un'analitica motivazione, essendo sufficiente l'adozione di espressioni come "pena congrua", "pena equa", "congruo aumento", ovvero il richiamo alla gravità del reato o alla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
4) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/10/2018 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Sgadari;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Seccia Domenico A.R., che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita&#x…

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