Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6980 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6980PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso si concretizza in via meramente occasionale ed accidentale, essendo diretto alla commissione di uno o più reati, anche nell'ambito di un medesimo disegno criminoso, con la realizzazione dei quali si esaurisce l'accordo e cessa ogni motivo di allarme sociale, mentre nel reato associativo risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente e al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, ai fini della configurabilità del delitto di associazione di tipo mafioso, è necessario che emerga un programma criminoso futuro ed indifferenziato, teso alla commissione di una serie indeterminata di reati, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipi, anche a prescindere dall'effettiva realizzazione dei singoli delitti programmati, mentre il mero concorso di persone in specifici reati, anche se commessi in modo continuato, non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessario che l'accordo criminoso abbia carattere di stabilità e permanenza, con la finalità di realizzare un più ampio programma delittuoso. Inoltre, il giudice di appello, nel riformare una decisione di primo grado, ha l'obbligo di adeguatamente confutare le ragioni poste a base della sentenza riformata, motivando in modo immune da vizi le ragioni del proprio convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Catanzaro;

nei confronti di:

Lo. Bi. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Catanzaro, in data 13 luglio 2010; Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Gallo Domenico; Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, la quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

Udit…

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