Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2429 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2429SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie in assenza di permesso di costruire o in difformità dal titolo originario è tenuto a procedere alla completa demolizione o alla rimessa in pristino di tali opere, in ottemperanza all'ordine impartito dall'autorità comunale competente. Tale obbligo permane anche qualora il proprietario abbia successivamente provveduto alla fiscalizzazione degli abusi commessi, non essendo tale circostanza idonea a determinare l'estinzione del procedimento sanzionatorio già avviato. L'ordinanza di demolizione o rimessione in pristino, adottata dal Comune a seguito dell'accertamento di opere edilizie abusive, costituisce un provvedimento vincolato, finalizzato a ripristinare la legittimità urbanistica violata, la cui adozione non è preclusa dalla successiva regolarizzazione degli abusi da parte del proprietario. Il proprietario non può sottrarsi all'esecuzione dell'ordine di demolizione o rimessione in pristino mediante la semplice rinuncia al ricorso giurisdizionale avverso l'ordinanza, essendo tale rimedio processuale meramente eventuale e non idoneo ad incidere sulla permanenza dell'obbligo di conformarsi al provvedimento sanzionatorio. La tutela dell'interesse pubblico alla salvaguardia del corretto assetto del territorio e alla repressione degli abusi edilizi prevale sulle esigenze di carattere privatistico del proprietario, il quale non può far valere alcun diritto soggettivo all'integrazione o al mantenimento delle opere abusivamente realizzate.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2022

N. 02429/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01625/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1625 del 2018, proposto da
- Omar Perego e Marisa Prandini, rappresentati e difesi dall’Avv. Bruno Bianchi ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso in Milano, Via San Giovanni sul Muro n. 18;

contro

- il Comune di Aprica, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

- dell’ordinanza n. 7 del 20 aprile 2018, notificata il giorno 27 aprile 2018, con la quale il Responsabile del Servizio Edilizia Privata del Comune di Aprica ha ordinato ai sigg.ri Perego Omar e Prandini Marisa, in qualità di proprietari dell’unità immobiliare censita …

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