Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 611 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:611SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare l'ordinanza di demolizione e l'ordinanza di decadenza della SCIA commerciale, afferma il principio secondo cui l'amministrazione, nell'adottare provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è tenuta a valutare compiutamente l'esistenza di titoli abilitativi e la pendenza di procedimenti di sanatoria o condono, al fine di accertare con precisione la effettiva consistenza dell'abuso oggetto della sanzione. L'omessa considerazione di tali elementi, che incidono direttamente sulla legittimità delle opere, determina un difetto di istruttoria e di motivazione del provvedimento, che ne comporta l'annullamento. Inoltre, l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione si trasmette in via derivata all'ordinanza di decadenza della SCIA commerciale, in quanto atto consequenziale e dipendente dal primo. Il Tribunale, pertanto, afferma il principio secondo cui l'amministrazione, nell'adottare provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, deve procedere ad un'adeguata istruttoria volta a verificare la sussistenza di titoli abilitativi e di procedimenti di sanatoria o condono pendenti, al fine di accertare con precisione la effettiva consistenza dell'abuso, pena l'annullamento del provvedimento per difetto di istruttoria e di motivazione. Tale principio trova applicazione anche con riferimento ai provvedimenti che incidono indirettamente sulla posizione giuridica del destinatario, come nel caso dell'ordinanza di decadenza della SCIA commerciale, la cui legittimità è strettamente connessa a quella del provvedimento principale di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/03/2019

N. 00611/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01581/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1581 del 2018, proposto da
Pasquale Varone, Carlo Varone, Giuseppe Salvatore Varone, Maria Varone, Immacolata Varone, Antonio Carlo Varone, rappresentati e difesi dagli avvocati Fortunato Francesco Mirigliani, Michele Accorinti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Fortunato Franceco Mirigliani in Catanzao, via Argento 14;

contro

Comune di Zambrone, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Sorace, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia …

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