Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1700 del 13 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1700PEN

Massima

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La condotta di ingiuria connotata da elementi di discriminazione razziale, pur essendo stata oggetto di una specifica fattispecie di reato in passato, non integra più alcuna ipotesi di illecito penale a seguito dell'abrogazione della relativa norma incriminatrice. Tuttavia, tale condotta può comunque rilevare sul piano civilistico, in quanto lesiva della dignità e del rispetto della persona offesa, e può dar luogo a forme di tutela risarcitoria e reintegratoria. Inoltre, la presenza di elementi discriminatori e di odio razziale in espressioni ingiuriose, pur non integrando più un reato autonomo, può comunque essere valutata ai fini dell'applicazione di eventuali circostanze aggravanti di altri reati, come l'aggravante di cui all'art. 3 della legge n. 205 del 1993, laddove ricorrano i presupposti per la sua configurabilità. In tali casi, il giudice è tenuto a verificare con particolare attenzione la sussistenza degli elementi costitutivi della fattispecie aggravata, senza poter fare affidamento sul solo tenore letterale delle espressioni utilizzate, ma valutando complessivamente il contesto in cui le stesse sono state pronunciate e il loro effettivo significato offensivo e discriminatorio. Inoltre, la causa di non punibilità prevista dall'art. 599 c.p. per la provocazione, pur potendo trovare applicazione anche in relazione a condotte ingiuriose connotate da elementi razzisti, non può essere automaticamente esclusa sulla base della sola presenza di tali elementi, essendo necessario un accertamento specifico circa la sussistenza dei presupposti per la sua operatività nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di Trieste del 21.09.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Spinaci Sante che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la impugnata la Corte d&#x…

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