Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza breve n. 500 del 2015

ECLI:IT:TARPE:2015:500SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito di fatti sopravvenuti determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Nello specifico, la massima giuridica può essere così formulata: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito di fatti sopravvenuti determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto la decisione giurisdizionale risulterebbe priva di utilità pratica per il ricorrente. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, constatato il difetto di interesse, dichiara l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie e dell'assenza di una parte soccombente. Tale soluzione, fondata sul principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, evita l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di scopo, tutelando altresì l'interesse pubblico all'efficienza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00145/2015
REG.RIC.

N. 00500/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00145/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 145 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, Via G. D'Annunzio 142;

contro

Questura di Pescara, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata in L'Aquila, Via Buccio di Ranallo C/ S.Domenico;

per l'annullamento

del provvedimento 14 marzo 2014, con il quale il Questore della provincia di Pescara ha respinto la domanda del ricorrente volta ad ottenere il ril…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.