Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38826 del 14 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:38826PEN

Massima

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Il delitto di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 non richiede una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, idonee a concretare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. L'elemento organizzativo assume rilievo secondario, essendo sufficiente anche una minima organizzazione perché il reato si perfezioni. Ai fini della configurabilità dell'associazione, non è necessaria la presenza di una cassa comune o una ripartizione paritaria degli utili, essendo sufficiente che tra i sodali sussista un comune e durevole interesse ad immettere nel mercato sostanze stupefacenti, nella consapevolezza della dimensione collettiva dell'attività e dell'esistenza di una sia pur minima organizzazione. L'apporto del singolo partecipe può concretarsi anche in condotte quali il trasporto di stupefacenti, la cura della qualità della droga, l'interessamento per il saldo di forniture pregresse, che si inseriscono nel contesto associativo e sono indicative dell'affectio societatis dell'indagato. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice può desumere l'esistenza dell'associazione dalla suddivisione del territorio di operatività tra gruppi criminali rivali, dalla consapevolezza degli indagati di agire in modo organizzato e sinergico, dalla fungibilità dei ruoli, dalla circolarità delle relazioni tra i partecipi e dal ricorso a un linguaggio criptico, sintomatici della dimensione collettiva e permanente dell'attività illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/09/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del PG Dott. GAETA PIETRO, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'11 gennaio 2021, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha, tra l'altro, applicato a (OMISSIS) la misura cautelare della custodia in carcere per i reati di associazion…

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