Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 181 del 2014

ECLI:IT:TARFVG:2014:181SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il potere di annullamento d'ufficio di un permesso di costruire da parte della pubblica amministrazione, pur essendo disciplinato dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 quanto ai presupposti e alle forme, rimane comunque un potere discrezionale, che non può essere preteso dai privati e che l'amministrazione esercita sulla base di valutazioni riservate e insindacabili da parte del giudice. Pertanto, il mancato annullamento di un permesso di costruire rilasciato in violazione delle distanze minime tra edifici, pur essendo tale violazione accertata, non determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento di un altro permesso di costruire, rilasciato in favore di un diverso soggetto, qualora l'amministrazione abbia ritenuto di non esercitare il potere di autotutela nei confronti del primo permesso, valutando l'assenza di un prevalente interesse pubblico all'annullamento. La definizione di "parete finestrata" di un edificio, ai fini del rispetto delle distanze minime previste dalla normativa urbanistica, non dipende dalla mera presenza di aperture, ma dalla loro concreta idoneità a costituire vedute, intese come aperture che consentono l'affaccio e l'agevole visuale verso l'esterno. Pertanto, l'esistenza di aperture non apribili o comunque destinate prevalentemente all'illuminazione e non all'affaccio, non determina l'obbligo di rispettare le distanze minime tra pareti finestrate, essendo tali aperture qualificabili come mere luci e non come vedute. Nell'ipotesi di rilascio di un permesso di costruire in variante, l'amministrazione è tenuta a verificare il rispetto della normativa urbanistica vigente al momento dell'adozione della variante, anche in relazione alla conformità dell'intervento edilizio ai confini di proprietà e alle distanze tra edifici. Tuttavia, qualora l'esame della documentazione progettuale dimostri che l'edificio è stato correttamente realizzato sul confine di proprietà, senza alcuno sconfinamento, e che le distanze minime tra pareti finestrate sono state rispettate, il permesso di costruire in variante non può essere annullato per violazione di tali prescrizioni urbanistiche.

Sentenza completa

N. 00334/2010
REG.RIC.

N. 00181/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00334/2010 REG.RIC.

N. 00514/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 334 del 2010, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) Avv. in Trieste, via Donota 3;

contro

Comune di Trieste, rappresentato e difeso per legge dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), domiciliata in Trieste, via del ((omissis)) 7;

nei confronti di

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) Avv. in Trieste, via Donota 3;

sul ricorso numero di registro generale 514 del 2011, proposto da:
((omissis)),…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.