Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2109 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:2109SENT

Massima

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Il Comune, in forza della facoltà conferita dall'art. 22, comma 4, della l.r. n. 6/2010, può individuare zone aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale dove l'esercizio del commercio su aree pubbliche è vietato o sottoposto a restrizioni particolari, al fine di salvaguardare tali zone. Pertanto, il diniego di rinnovo della concessione per l'attività di vendita in una zona così individuata, come la Galleria Vittorio Emanuele, è legittimo, in quanto risponde all'esigenza di tutelare i valori storico-artistici, architettonici e ambientali del centro cittadino. L'amministrazione comunale, tuttavia, ha l'onere di individuare per il concessionario un posteggio equivalente, anche in zona esterna all'ambito oggetto di tutela, in esecuzione dell'ordinanza cautelare che abbia disposto il remand. L'equivalenza del posteggio alternativo va intesa con riferimento alle dimensioni, alle caratteristiche dell'area e alla visibilità commerciale, ma non alla capacità di produrre gli stessi introiti, essendo questa una valutazione che eccede le competenze dell'amministrazione pubblica. Pertanto, il ricorrente non può pretendere un posteggio che assicuri lo stesso reddito della precedente concessione, ma deve accettare uno dei posteggi alternativi offerti dal Comune, scegliendo quello che ritiene più profittevole secondo il proprio discernimento commerciale.

Sentenza completa

N. 00041/2013
REG.RIC.

N. 02109/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00041/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 41 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
ANDREA CARMINE DE MUZIO, rappresentato e difeso dall’avv. Angelo Guglielmello, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Milano, via Savaré, n. 1

contro

COMUNE DI MILANO, rappresentato e difeso dagli avv.ti Anna Tavano, Maria Rita Surano, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Anna Maria Pavin, Donatella Silvia e Maria Sorrenti, domiciliato presso gli uffici dell’Avvocatura comunale in Milano, via Andreani, n. 10

per l’annullamento

- (con ricorso principale) del provvedimento del 9.11.2012 del Comune di Milano, settore commercio (P…

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