Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7085 del 13 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7085PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni disposto dal pubblico ministero può essere revocato dal giudice per le indagini preliminari solo all'esito di un procedimento camerale nel contraddittorio delle parti, nel quale il giudice è tenuto a valutare compiutamente la sussistenza dei presupposti di legge per il mantenimento del vincolo, senza poter procedere a una revoca informale e de plano. Il giudice, in particolare, deve verificare se i beni sottoposti a sequestro probatorio siano effettivamente riconducibili all'attività illecita oggetto di indagine e, pertanto, passibili di confisca obbligatoria o facoltativa, motivando adeguatamente la propria decisione in relazione a tali profili. La mancata osservanza di tali prescrizioni procedurali e sostanziali determina l'annullamento del provvedimento di revoca del sequestro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Brescia;

nel proc. c/o:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

indagato Legge n. 75 del 1958, articolo 3, n. 8;

avverso la ordinanza del G.i.p. presso il Tribunale di Brescia del 14.2.12;

Sentita la relazione del Cons. Dr. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M. nella persona del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato - Con l'ordinanza …

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