Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 30167 del 12 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:30167PEN

Massima

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La posizione di garanzia del coordinatore per l'esecuzione dei lavori in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro comporta l'obbligo di verificare la corretta osservanza, da parte delle imprese esecutrici, delle prescrizioni contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento, nonché la scrupolosa applicazione delle procedure a garanzia dell'incolumità dei lavoratori, con il dovere di segnalare al committente o al responsabile dei lavori le inosservanze riscontrate e, in caso di pericolo grave e imminente, di sospendere le lavorazioni. Tale posizione di garanzia sussiste indipendentemente dalla circostanza che, al momento dell'infortunio, si trovasse ad operare una sola impresa nel cantiere, atteso che la responsabilità del coordinatore non è limitata al solo rischio interferenziale, ma si estende al controllo sulla conformità delle lavorazioni ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa antinfortunistica. La titolarità solo formale della qualifica di amministratore di società, a cui fa capo il rapporto di lavoro con il dipendente infortunato, non costituisce causa di esonero da responsabilità in caso di omissione delle cautele prescritte in materia antinfortunistica, in quanto la legge prevede una corresponsabilità sia del formale titolare della qualifica di datore di lavoro, sia di colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, ne eserciti in concreto i poteri giuridici. Il giudizio di comparazione tra opposte circostanze, ai fini della determinazione della pena, implica una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità qualora non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretto da adeguata motivazione. Analogamente, la scelta del trattamento sanzionatorio deve essere accompagnata da una motivazione logica e puntuale, nella quale il giudice dia conto delle ragioni del diniego delle circostanze attenuanti generiche e dell'entità della pena in concreto irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERRAO Eugenia - Presidente

Dott. BRUNO Mariarosaria - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. NOCERA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dei 14/12/2021 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BRUNO MARIAROSARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ORSI LUIGI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' di tutti i ricorsi;
udito il difensore:
E' presente l'avvoca…

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