La realizzazione di opere interne di manutenzione straordinaria o restauro conservativo, che non comportano modifiche delle caratteristiche essenziali dell'edificio né effetti sul paesaggio, è soggetta al regime della comunicazione di inizio lavori (SCIA) e non richiede il rilascio di un nuovo permesso di costruire, essendo sufficiente il titolo edilizio originario. L'omessa trasmissione della SCIA comporta l'applicazione di una sanzione pecuniaria, ma non la sanzione demolitoria, in quanto tali interventi non possono ritenersi variazioni essenziali ai sensi dell'art. 32, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001. Inoltre, per le opere interne che non alterano l'aspetto esteriore dell'edificio, non è necessaria l'autorizzazione paesaggistica ai sensi del punto A.1 dell'Allegato A al D.P.R. n. 31/2017. La valutazione dell'abuso edilizio deve essere effettuata in maniera complessiva, tenendo conto dell'impatto edilizio e delle reciproche interazioni tra gli interventi realizzati, ma ove gli stessi siano distinti e non funzionalmente connessi, è possibile differenziare il regime sanzionatorio applicabile. Il principio di proporzionalità impone di evitare l'applicazione della sanzione demolitoria per opere interne che non incidono sull'aspetto esteriore dell'edificio e non comportano variazioni essenziali, essendo sufficiente l'irrogazione di una sanzione pecuniaria.