Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40893 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40893PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso un'organizzazione criminale strutturata a livello internazionale, che si occupa di prelevare gli immigrati clandestini dai centri di accoglienza, fornire loro supporto logistico e trasferirli verso le destinazioni finali, anche all'estero, dietro il pagamento di un corrispettivo, integra il reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, punito ai sensi del D.Lgs. n. 286 del 1998, art. 12 e L. n. 146 del 2006, art. 4. La partecipazione all'associazione criminale può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali le conversazioni telefoniche intercettate, che dimostrino il contributo specifico e costante dell'indagato al mantenimento in vita del sodalizio, anche nella fase dell'arrivo dei clandestini nel territorio italiano. L'identificazione dell'utenza telefonica utilizzata dall'indagato, attraverso le verifiche investigative compiute presso gli uffici competenti, costituisce un elemento indiziario idoneo a provare il suo coinvolgimento nelle attività illecite contestate. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nell'interpretazione e valutazione del contenuto delle conversazioni intercettate, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 920/2016 emessa il 13/04/2016 dal Tribunale del Riesame di Roma;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona dei Dott. Giovanni Di Leo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 13/04/2016 il Tribunale del riesame di Roma, pronunciandosi a norma dell'articolo 309 cod. proc. pen., confer…

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