Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9230 del 2 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9230PEN

Massima

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Il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare della custodia in carcere è dichiarato inammissibile, in quanto le censure proposte dalla difesa sono irricevibili o prive di fondamento. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, il giudice deve tenere conto della gravità dei reati contestati, dell'allarme sociale suscitato dalla condotta dell'indagato e del pericolo di reiterazione del reato, senza che assumano rilievo determinante l'incensuratezza dell'indagato o il mero decorso del tempo dalla misura cautelare. La motivazione del provvedimento impugnato, che ha adeguatamente confutato gli elementi addotti dalla difesa, non può essere revocata in dubbio da censure generiche e valutative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HO. NA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/10/2008 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO MARIA CRISTINA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. MONETTI Vito, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza del 2/10/2008 il Tribunale di L'Aquila, sezione per i riesami e gli appelli, ha rigettato l'appello proposto n…

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