Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31737 del 18 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31737PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, punito ai sensi del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12, comma 3, si configura non solo quando l'agente abbia compiuto attività dirette a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, ma anche quando egli si sia limitato a organizzare il trasporto e lo spostamento dei migranti clandestini già entrati in Italia, predisponendo i mezzi e le modalità idonee a eludere i controlli di polizia. La condotta di "favorire" l'immigrazione irregolare, infatti, ha un ambito applicativo più ampio rispetto a quella di "procurare" l'ingresso illegale, comprendendo anche atti meramente preparatori o accessori rispetto all'introduzione materiale dello straniero nel territorio nazionale. Pertanto, la mera organizzazione del trasporto terrestre dei clandestini, una volta giunti in Italia dopo la partenza dall'estero, integra il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche nella formulazione normativa vigente all'epoca dei fatti, che puniva la condotta di "favorire" l'ingresso illegale, a prescindere dalla prova di un diretto coinvolgimento nell'attraversamento dei confini. La sussistenza dell'aggravante speciale del numero superiore a cinque stranieri introdotti illegalmente, prevista dalla citata disposizione, può essere desunta da elementi indiziari, come i risultati delle attività di rintraccio e rimpatrio degli immigrati clandestini, senza che sia necessaria la prova puntuale del numero esatto dei migranti trasportati. Inoltre, l'aggravante comune del concorso di più di tre persone nel reato, di cui all'articolo 112, comma 1, n. 1 c.p., è assorbita dall'aggravante speciale, sicché non occorre verificarne autonomamente la sussistenza. Infine, il diniego delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, in considerazione del ruolo apicale rivestito da taluni imputati nell'organizzazione criminale e della reiterazione delle condotte illecite, rientrano nell'ambito del libero apprezzamento del giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità in assenza di vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1865/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 14/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello F.M. che ha concluso come segue:

chiede …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.