Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45511 del 26 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45511PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 47-ter L. 26 luglio 1975 n. 354 (cd. ordinamento penitenziario) nella parte in cui preclude al condannato con recidiva reiterata l'accesso alla detenzione domiciliare, ma non quello all'affidamento in prova al servizio sociale, in quanto il differente trattamento riservato dalla legge a tali misure alternative non appare irragionevole in relazione ai presupposti richiesti per fruirne, per l'affidamento più rigorosi di quelli necessari per la detenzione domiciliare, strutturata come misura concedibile sulla sola base dell'idoneità ad evitare il pericolo della recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AD. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 775/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di MESSINA, del 24/03/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI RAFFAELE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto che venga dichiarata manifestamente infondata la proposta questione di legittimita' costituzionale.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 24.3.09, il Tribunale di Sorveglianza di Messina ha respinto…

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