Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2018 del 20 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2018PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, previsto dal D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 12, è un reato di pericolo o a consumazione anticipata, per cui non è necessario che l'agente realizzi la condizione sufficiente a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, essendo sufficiente che ponga in essere una condotta teleologicamente connessa a tale potenziale ingresso, anche se non seguita dall'avvio dell'iter amministrativo. Pertanto, la mera predisposizione di documenti falsi, come nulla osta al lavoro contraffatti, è idonea a integrare l'elemento oggettivo del reato, a prescindere dal loro effettivo utilizzo. L'aggravante della commissione del fatto in concorso tra tre o più persone si applica anche quando l'imputato abbia cooperato con soli due correi, essendo sufficiente che abbia agito consapevolmente nell'ambito di un contesto unitario caratterizzato dalla partecipazione di almeno altri due concorrenti. L'aggravante dello scopo di profitto si configura quando l'imputato abbia operato in concorso con soggetti le cui attività erano indubbiamente caratterizzate dal fine di lucro, essendo in tal caso "impensabile" che la sua compartecipazione possa essere stata sorretta da spirito di liberalità. La circostanza attenuante del contributo di minima importanza non è applicabile quando il numero dei partecipanti al reato sia considerato come circostanza aggravante speciale, come nel caso dell'aggravante prevista dal D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 12, comma 3, lett. d). Infine, la misura della diminuzione della pena per effetto dell'applicazione delle circostanze attenuanti generiche costituisce oggetto di una tipica facoltà discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di vizi logici di ragionamento o di mero arbitrio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/05/2014 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPPUCCIO DANIELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore M DI NARDO ARILIA, la quale ha concluso chiedendo il rigetto dei motivi di ricorso.
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, in difesa di (OMISSIS), il quale conclude chiedendo l'accogli…

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