Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2870 del 2022

ECLI:IT:TARCT:2022:2870SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale di rigetto della domanda di sanatoria edilizia e di demolizione delle opere abusivamente realizzate, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'applicazione degli artt. 27 e 31 del D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) dipende dalla circostanza se l'amministrazione si determini all'immediata demolizione o fissi un termine per la spontanea esecuzione da parte del responsabile dell'abuso. Anche se il provvedimento non richiama espressamente l'art. 27, l'adozione dell'ordine di demolizione senza assegnare un termine al privato integra comunque l'applicazione della disciplina più favorevole a quest'ultimo. 2. La verifica circa la possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, ai sensi dell'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, va effettuata dall'amministrazione nella fase esecutiva dell'ordine di demolizione, sulla base di un motivato accertamento tecnico, e non già in sede di adozione del provvedimento sanzionatorio. 3. La competenza per l'accertamento della conformità dei progetti alla normativa antisismica spetta all'Ufficio del Genio Civile, mentre gli altri profili di illegittimità edilizia rientrano nella competenza dell'amministrazione comunale. 4. L'obbligo di motivazione dell'ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo è assolto attraverso la puntuale indicazione delle opere abusive, senza necessità di ulteriori argomentazioni sull'interesse pubblico o sulle norme violate, trattandosi di provvedimento conseguente all'accertamento dell'abuso. 5. Il sopralluogo effettuato dall'amministrazione per documentare le opere abusive non richiede lo svolgimento in contraddittorio con il privato, non essendo previsto alcun obbligo normativo in tal senso.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/11/2022

N. 02870/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01026/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1026 del 2012, proposto da
Giovanni Di Giovanni, rappresentato e difeso dall'Avvocato Fabio Saitta, domiciliato ex art. 25 c.p.a.;

contro

Comune di Falcone, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza notificata in data 23 febbraio 2012, con la quale il Comune di Falcone ha rigettato la richiesta di concessione edilizia in sanatoria presentata dalla ditta istante, nonché ordinato la demolizione delle opere abusivamente realizzate consistenti nella costruzione di un’azienda industriale-artig…

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