La pubblica amministrazione può esercitare il potere di autotutela esecutiva, ai sensi dell'art. 823, comma 2, del codice civile, per ottenere la restituzione di un bene demaniale o patrimoniale indisponibile occupato sine titulo da un privato, anche in assenza di una previa revoca del titolo concessorio, qualora questo sia scaduto per decorso del termine. In tal caso, l'ordine di rilascio del bene pubblico, adottato dalla P.A. senza necessità di particolari sforzi motivazionali, non è censurabile per eccesso di potere, avendo natura sostanzialmente vincolata. La scadenza della concessione e la perdurante occupazione sine titulo dell'immobile comunale giustificano autonomamente l'ordine di rilascio, a prescindere da ogni riferimento al piano di localizzazione delle stazioni radio base. La P.A. non è tenuta ad esperire le azioni petitorie o possessorie dinanzi al giudice ordinario, potendo esercitare direttamente il potere di autotutela esecutiva, in quanto il bene ha natura demaniale o patrimoniale indisponibile, senza che ciò comporti violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990 sull'avvio del procedimento, essendo stato comunque raggiunto lo scopo di tale comunicazione attraverso le precedenti diffide.