Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48426 del 28 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48426PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando sussiste un vincolo associativo tendenzialmente permanente o comunque stabile tra almeno tre persone, finalizzato alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla diversità o contrapposizione degli scopi personali perseguiti dai singoli partecipanti. L'indeterminatezza del programma criminoso, che distingue il reato associativo dal concorso di persone nel reato, non viene meno per il solo fatto che il sodalizio sia finalizzato esclusivamente alla realizzazione di reati di una stessa tipologia, atteso che tale requisito attiene al numero, alle modalità, ai tempi, agli obiettivi dei delitti programmati e alla loro qualificazione giuridica. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessario che l'accordo criminoso sia formalizzato in atti costitutivi, statuti o regolamenti, rilevando esclusivamente l'esistenza di fatto della struttura consortile prevista dalla legge, nella quale si innesta il contributo apportato dal singolo partecipante in vista del perseguimento dello scopo illecito, a prescindere dai suoi obiettivi personali. L'interpretazione e la valutazione del contenuto delle intercettazioni costituiscono questioni di fatto riservate al giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità ed irragionevolezza della motivazione. Il trattamento sanzionatorio deve essere commisurato alla gravità del contesto associativo in cui si inseriscono i comportamenti criminosi, tenuto conto della pluralità di reati-fine contestati, tra i quali la riduzione in schiavitù, la tratta di persone, l'acquisto e l'alienazione di schiavi, l'induzione, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 22/04/2016 dalla Corte di assise di appello di Cagliari;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Sentito il Sostituto Procuratore generale Dott. Ettore Pedicini, che ha chiesto dichiararsi l'intervenuta prescrizione del reato di cui all'articolo 416 c.p. e, nel resto, l'inammissibilita' del ricorso;
Sentito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ric…

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