Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo concreto che il bene possa essere alienato o disperso, al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa e l'aggravamento dell'illecito. Il sequestro preventivo non può essere utilizzato per finalità meramente civilistiche, come garantire l'adempimento di obbligazioni restitutorie o risarcitorie nascenti dal reato, per le quali l'ordinamento processuale penale prevede l'istituto del sequestro conservativo. Tuttavia, qualora il bene sequestrato sia pertinente al reato ipotizzato, il giudice può legittimamente disporre il sequestro preventivo al fine di evitare che esso possa essere alienato o disperso, impedendo così la prosecuzione dell'attività criminosa e l'aggravamento dell'illecito. In tali casi, il giudice deve motivare in modo specifico e concreto la sussistenza del periculum in mora, come previsto dall'articolo 321 del codice di procedura penale.