Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1591 del 2019

ECLI:IT:TARTOS:2019:1591SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata, pur essendo un diritto fondamentale costituzionalmente garantito, può essere legittimamente limitato dalla pianificazione urbanistica comunale, nel rispetto del principio di proporzionalità e del giusto contemperamento tra l'interesse pubblico alla corretta organizzazione del territorio e gli interessi privati dei proprietari. L'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, è tenuta a valutare attentamente le osservazioni presentate dai privati interessati, motivando adeguatamente le proprie determinazioni in ordine all'accoglimento o al rigetto delle stesse, al fine di assicurare il corretto bilanciamento tra le diverse esigenze in gioco. Tuttavia, il mancato accoglimento di una osservazione da parte del Comune non determina necessariamente l'illegittimità dell'atto di pianificazione, purché l'amministrazione abbia comunque svolto un'istruttoria approfondita e una congrua motivazione delle proprie scelte. Il proprietario privato, pur potendo legittimamente contestare in sede giurisdizionale la disciplina urbanistica imposta al proprio fondo, non può pretendere che il proprio interesse particolare prevalga automaticamente sull'interesse pubblico alla corretta pianificazione del territorio, dovendo piuttosto dimostrare il carattere sproporzionato e irragionevole delle limitazioni imposte. In tal caso, il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità dell'azione amministrativa, accertando se essa sia stata adottata nel rispetto dei principi di proporzionalità, ragionevolezza e tutela dell'affidamento del privato, senza tuttavia sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2019

N. 01591/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01547/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1547 del 2010, proposto da
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), alla quale, a seguito del suo decesso in corso di causa, sono succeduti i primi due ricorrenti, in qualità di eredi, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Maggio, 30;

contro

Comune di Montemurlo in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio - Studio Legale Lessona in Firenze, via dei Rondinelli n. 2;

per l'annullamento:

- della deliberazione d…

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