Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25486 del 5 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25486PEN

Massima

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Il reato di violazione di domicilio si configura sia con l'introduzione abusiva in un luogo di privata dimora contro la volontà dell'avente diritto, sia con la permanenza illecita in tale luogo. Tuttavia, ai fini della prescrizione, rileva esclusivamente la modalità di condotta espressamente contestata nell'imputazione, non potendosi ritenere integrata una diversa modalità esecutiva non chiaramente formulata nell'addebito, a tutela dei diritti difensivi dell'imputato. Pertanto, qualora il reato sia contestato solo come introduzione abusiva in un luogo di privata dimora, con indicazione della data di commissione, il termine di prescrizione decorre da tale data, a prescindere dall'eventuale protrarsi della permanenza illecita nell'immobile, non essendo questa modalità esecutiva stata oggetto di specifica contestazione. La valutazione della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p. richiede invece una complessiva disamina di tutte le circostanze concrete della fattispecie, non limitandosi alla sola incensuratezza dell'imputato, ma considerando anche le modalità della condotta e il grado di colpevolezza, in un'ottica di proporzionalità e extrema ratio della risposta punitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro emessa in data 03/04/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale GIORDANO Luigi, che, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata p…

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