Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14957 del 4 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14957PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando un gruppo di persone, anche legate da vincoli familiari, si organizza stabilmente per il traffico di sostanze stupefacenti, con una ripartizione di ruoli anche se interscambiabili, predisponendo una base logistica, canali di approvvigionamento e di smercio, nonché un sistema di controllo e di contabilità dei proventi illeciti, anche attraverso il pagamento di stipendi ai partecipi detenuti. Il ruolo di organizzatore nell'ambito di tale associazione è integrato da compiti di coordinamento dell'attività degli associati, volti ad assicurare la piena funzionalità dell'organismo criminale, come la preparazione dello stupefacente, la raccolta dei proventi, la tenuta della contabilità, l'organizzazione dei turni di lavoro dei pusher e il sollecitare l'intervento di sodali di maggior spessore. Tali elementi, valutati complessivamente e unitariamente, possono fondare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione della misura cautelare, senza che sia necessaria una motivazione analitica sulla rilevanza di ciascun singolo indizio, essendo sufficiente che il giudice dia conto della logicità e della congruenza del complessivo quadro indiziario rispetto all'ipotesi accusatoria. Inoltre, in presenza del reato associativo, opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, che può essere superata solo ove l'indagato alleghi elementi idonei a dimostrarne l'insussistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 25/10/2018 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso, insisten…

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