Cassazione civile Sez. III sentenza n. 11385 del 24 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11385CIV

Massima

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Il diritto di critica giornalistica, pur essendo espressione della libertà di manifestazione del pensiero tutelata dall'art. 21 Cost., trova i suoi limiti nel rispetto della verità sostanziale dei fatti esposti, oltre che nell'interesse pubblico all'informazione e nella continenza formale dell'esposizione, senza degenerare in gratuiti attacchi personali. Il giornalista è pertanto tenuto a verificare con diligenza la veridicità delle notizie riportate o, quantomeno, l'attendibilità delle fonti da cui le ha tratte, al fine di non incorrere in responsabilità per diffamazione. Spetta al giudice di merito valutare, con congrua e logica motivazione, la sussistenza di tali requisiti, essendo il diritto di critica giornalistica soggetto a un bilanciamento con il diritto alla reputazione della persona oggetto della critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI ((omissis)) - Presidente

Dott. CARLEO Giovanni - Consigliere

Dott. SPAGNA MUSSO Bruno - rel. Consigliere

Dott. GIACALONE Giovanni - Consigliere

Dott. LEVI Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AN. AN. (OMESSO), A. A. (OMESSO), AN. GI. (OMESSO), A. A. (OMESSO), FI. TO. S.P.A. in persona del legale rappresentante pro tempore Prof. MO.ER. , SA. RA. S.A.S. DI G.P.S. GE. PA. SA. S.R.L. (gia' TO. SA. S.R.L.) in persona del legale rappresentante pro tempore Dott. TR.CA. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA ARCHIMEDE 97, pr…

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