Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 50981 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50981PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del magistrato di sorveglianza deve essere proposto esclusivamente dal difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, essendo preclusa la facoltà dell'imputato o del condannato di presentarlo personalmente. Il mancato rispetto di tale requisito di rappresentanza tecnica comporta l'inammissibilità del ricorso, anche se proposto dal difensore, in quanto la modifica apportata agli artt. 571 e 613 c.p.p. dalla L. n. 103 del 2017 ha incluso i ricorsi tardivi tra i casi definibili con dichiarazione di inammissibilità de plano. Conseguentemente, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, non potendosi escludere profili di colpa a distanza di circa un anno dall'entrata in vigore della citata riforma normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/03/2016 del TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CASA FILIPPO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ha proposto personalmente ricorso, riservando i motivi al difensore, avverso l'ordinanza resa in data 30.3.2016, con la quale il Tribunale di Sorveglianza di Napoli aveva rigettato il suo reclamo presentato in riferimento al provvedimento reiettivo di istanza di liberazione antic…

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