Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1224 del 13 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1224PEN

Massima

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Il medico che, abusando delle proprie credenziali di accesso al sistema informatico, produce e carica nel sistema referti medici falsi al fine di truffare le compagnie assicurative, commette i reati di accesso abusivo a sistema informatico, falsità ideologica in atto pubblico e truffa. La misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio è legittima quando sussistono gravi indizi di colpevolezza e concrete esigenze cautelari, anche in assenza di previo interrogatorio dell'indagato. Tuttavia, il venir meno dell'attualità della misura cautelare per decorso del termine massimo di durata comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in assenza di un concreto e specifico interesse dell'indagato a ottenere l'annullamento del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2019 del TRIB. DEL RIESAME di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. KATE TASSONE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il provvedimento impugnato e' stato emesso il 6 dicembre 2019 dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria, che ha riformato l'ordinanza del Giudice per le…

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