Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3137 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3137SENT

Massima

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In pendenza di una domanda di condono edilizio, l'amministrazione è preclusa dall'adottare provvedimenti repressivi dell'abuso oggetto di tale domanda, in quanto la repressione renderebbe inane la domanda di condono che non potrebbe più svolgere la sua funzione di ricondurre a legittimità la costruzione abusiva. Pertanto, l'amministrazione deve prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di condono, in quanto la repressione senza la previa definizione di tale domanda introdurrebbe surrettiziamente, senza le garanzie del procedimento di condono, un definitivo giudizio di insanabilità dell'abuso. Solo all'esito della definizione della domanda di condono, l'amministrazione potrà adottare i provvedimenti di competenza.

Sentenza completa

N. 07395/2004
REG.RIC.

N. 03137/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07395/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7395 del 2004, proposto da:
Amico Santo, Territo Rosaria;
rappresentati e difesi dall'avv. Roberto Venettoni, con domicilio eletto presso Roberto Venettoni in Roma, via Cesare Fracassini, 18;

contro

Comune di Mentana, rappresentato e difeso dagli avv. Pietro Toppeta, Carlo Azzoni, con domicilio eletto presso Pietro Toppeta in Roma, via Imera,16;

per l'annullamento

del provvedimento emesso dal Comune di Mentana prot. n. 30 del 9//2004, con il quale è stata ordinata l’immediata sospensione dei lavori - demolizione opere abusive - risarcimento danni;

e del provvediment…

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