Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Parma sentenza n. 286 del 2014

ECLI:IT:TARPR:2014:286SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di concessione di agevolazioni pubbliche può essere legittimamente annullato d'ufficio dall'Amministrazione competente, anche in assenza di sopravvenuti motivi di pubblico interesse o di mutamento della situazione di fatto, qualora emerga l'originaria illegittimità del provvedimento per violazione di norme di legge o regolamentari, senza che rilevi il tempo trascorso o il legittimo affidamento del beneficiario, atteso che l'interesse pubblico al recupero di somme indebitamente erogate prevale sull'interesse privato alla conservazione del beneficio. In particolare, l'annullamento è giustificato quando il beneficiario non abbia ottenuto l'autorizzazione al subentro di nuovi soggetti nella compagine del progetto, come previsto dalla disciplina di riferimento, ovvero quando siano state riscontrate irregolarità imputabili al soggetto promotore del progetto, atteso che la valutazione dell'ammissibilità all'incentivo deve essere effettuata in modo unitario sull'intero progetto, senza possibilità di una valutazione parcellizzata delle singole posizioni delle imprese partecipanti. In tali ipotesi, l'Amministrazione non è tenuta a comparare l'interesse pubblico all'annullamento con quello privato alla conservazione del beneficio, in quanto l'errore originario non è imputabile all'Amministrazione. Inoltre, la revoca dell'agevolazione può comportare la restituzione dell'intero importo percepito, maggiorato degli interessi nella misura prevista dalla legge, senza possibilità di una revoca parziale proporzionale all'entità dell'inadempimento, attesa la necessità di una valutazione unitaria del progetto ai fini dell'ammissibilità all'incentivo.

Sentenza completa

N. 00189/2013
REG.RIC.

N. 00286/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00189/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 189 del 2013, proposto da:
Flexbimec International S.r.l., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Stefano Zunarelli, Vincenzo Cellamare e Andrea Giardini, con domicilio eletto presso l’Avv. Alberto Musi, in Parma, via XXII Luglio n. 60;

contro

Ministero dello Sviluppo Economico, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato presso la quale è
ex lege
domiciliato, in Bologna, via Guido Reni n. 4;

nei confronti di

Unicredit S.p.A., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Paolo Michiara e Mario S…

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