Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise, nell'esaminare il ricorso presentato dalla società IBVI 3 s.r.l. avverso il provvedimento della Regione Molise che aveva dichiarato l'impossibilità di avviare il procedimento di rilascio dell'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La normativa regionale che prevede un limite di potenza complessiva di 500 MW per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra non legittima l'Amministrazione a dichiarare improcedibile l'istanza di autorizzazione prima che tale soglia sia effettivamente raggiunta, essendo invece necessario l'avvio e la conclusione del procedimento con un provvedimento espresso. 2. L'Amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili entro i termini previsti dalla legge, senza poterne disporre l'arresto o la sospensione per ragioni diverse da quelle tassativamente stabilite dalla normativa. 3. In materia ambientale, il decorso del termine per la conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA non determina la formazione del silenzio-assenso, in quanto tale istituto è incompatibile con le esigenze di tutela effettiva dell'ambiente, dovendo l'Amministrazione pronunciarsi con provvedimento espresso entro i termini di legge. 4. L'inerzia dell'Amministrazione nel pronunciarsi sull'istanza di verifica di assoggettabilità a VIA presentata dal privato integra un inadempimento all'obbligo di provvedere, imponendo all'Amministrazione di adottare il provvedimento conclusivo entro un termine perentorio.