Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11584 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11584PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca dei beni finalizzato alla prevenzione della delinquenza di tipo mafioso, adottato ai sensi della Legge n. 575 del 1965, art. 2-ter, è legittimo soltanto se emesso nel rispetto del termine perentorio di un anno dall'avvenuto sequestro, salvo eventuali proroghe, a prescindere dalla cessazione della misura di prevenzione personale a carico del proposto. Infatti, la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha affermato il principio per cui, in pendenza di una misura di prevenzione personale, è legittimo l'avvio del sequestro finalizzato alla confisca dei beni di cui l'interessato non abbia dimostrato la legittima provenienza, ma il provvedimento ablatorio che intervenga dopo la cessazione della stessa misura personale è valido soltanto se adottato nel rispetto dei limiti temporali stabiliti dalla citata disposizione di legge. Tale interpretazione normativa risponde all'esigenza di delimitare temporalmente, mediante l'osservanza di un termine perentorio, la compressione della sfera giuridica personale e il possibile pregiudizio dei diritti patrimoniali dei terzi connessi alla misura del sequestro. Pertanto, la Corte di Appello, nel riesaminare il caso, dovrà valutare se il provvedimento di confisca sia stato adottato entro il termine di un anno dall'esecuzione del sequestro, tenendo conto di eventuali proroghe, a prescindere dalla cessazione della misura di prevenzione personale a carico del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. LA. SA. N. IL (OMESSO);

2) DI. LA. MA. N. IL (OMESSO);

3) LU. RO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 49/2009 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

OSSERVA

Di. La. Sa. , Di. La. Ma. e Lu. Ro. han…

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