Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24175 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24175PEN

Massima

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La condotta posta in essere dall'imputato, sebbene reattiva a un fatto ingiusto altrui, deve essere adeguata e proporzionata all'offesa subita, senza eccedere in modo manifesto i limiti della necessaria reazione dettata dallo stato d'ira. Ai fini del riconoscimento dell'attenuante della provocazione, non è richiesta la proporzione matematica tra l'offesa e la reazione, bensì l'adeguatezza di quest'ultima all'alterazione emotiva determinata dal fatto ingiusto, valutata alla luce di tutte le circostanze del caso concreto, senza limitarsi all'ultimo episodio offensivo. L'eccesso rispetto all'adeguatezza della reazione esclude la sussistenza del nesso causale psicologico tra l'offesa e la reazione, facendo venir meno il presupposto per il riconoscimento dell'attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PALMA TALERICO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
uditi i difensori: l'avvocato (OMISSIS) conclude associandosi alle conclusioni del P.G. e depo…

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