Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19311 del 22 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19311PEN

Massima

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Il metodo mafioso si configura quando la condotta criminosa, pur non presentando in sé caratteri di violenza o minaccia, risulta concretamente collegata alla forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, essendo idonea ad esercitare una particolare coartazione psicologica sulla vittima. Ai fini dell'aggravante di cui all'art. 7 d.l. n. 152/1991, conv. in l. n. 203/1991, non è sufficiente il mero collegamento con contesti di criminalità organizzata o la caratura mafiosa degli autori, ma occorre l'effettivo utilizzo del metodo mafioso, inteso come sfruttamento della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della conseguente condizione di assoggettamento e di omertà. Pertanto, l'aggravante è configurabile quando la condotta criminosa, pur non presentando in sé caratteri di violenza o minaccia, risulta concretamente collegata alla forza intimidatrice del vincolo associativo, essendo idonea ad esercitare una particolare coartazione psicologica sulla vittima. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di estorsione, non è necessario che l'agente si sia effettivamente arricchito, essendo sufficiente che la condotta sia stata idonea a determinare un ingiusto profitto, anche se non realizzato, ovvero a cagionare un danno ingiusto alla vittima. Infine, l'attenuante della minima importanza del contributo nella preparazione ed esecuzione del reato non è configurabile quando la condotta dell'imputato, pur non essendo stata determinante, si inserisce in un contesto di gravità e pericolosità sociale tale da escludere la sua scarsa rilevanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4727/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 15/04/2011;

udita in pubblica udienza del 19/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza, i ricorsi;

Lette le memorie depositate dalle parti civili: le societa' antiracket, la " (OMISSIS)" e la (OMISSIS), la (OMISSIS), il (OMISSIS);

Udito il S. Procuratore Generale…

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