Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel rigettare il ricorso proposto dalla società S.A.T.I.M. S.r.l. avverso il diniego del permesso di costruire da parte del Comune di Catanzaro, afferma il principio secondo cui il potere di pianificazione urbanistica e di tutela del territorio spetta all'amministrazione comunale, la quale può legittimamente negare il rilascio di un titolo edilizio qualora l'area interessata risulti classificata dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) come zona a rischio di inondazione, in quanto tale condizione di non edificabilità prevalente sull'interesse privato alla realizzazione dell'intervento edilizio. Il Tribunale sottolinea come l'accertamento della pericolosità idrogeologica dell'area, effettuato in sede istruttoria dalla Regione Calabria, costituisca un presupposto ostativo al rilascio del permesso di costruire, in applicazione del principio di precauzione volto a tutelare la pubblica incolumità e l'integrità del territorio. La decisione evidenzia, pertanto, come il potere di pianificazione urbanistica e di tutela ambientale, esercitato dall'amministrazione comunale nel caso di specie, debba prevalere sulle istanze di iniziativa economica privata, qualora queste si pongano in contrasto con l'interesse pubblico alla salvaguardia del territorio e della sicurezza dei cittadini.