Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1475 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:1475SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso giurisdizionale amministrativo deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c) del Codice del processo amministrativo, quando la parte ricorrente, successivamente alla proposizione del ricorso, abbia manifestato la volontà di non coltivare più la controversia, dimostrando così la carenza di interesse alla decisione. L'interesse a ricorrere, infatti, non solo deve sussistere al momento dell'impugnazione, ma deve permanere anche fino al momento del passaggio in decisione della causa, in applicazione del principio per cui le condizioni dell'azione devono essere soddisfatte per l'intero arco del giudizio. Pertanto, la dichiarazione di rinuncia al ricorso, anche se non ritualmente notificata alle altre parti, è sufficiente a determinare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2024

N. 01475/2024 REG.PROV.COLL.

N. 15518/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15518 del 2019, proposto da
Eleonora Ricciuti, rappresentata e difesa dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via San Tommaso D'Aquino 47;

contro

Ministero della Salute, Universita' degli Studi L'Aquila, Universita' degli Studi Messina, Ministero dell'Università e della Ricerca, Universita' degli Studi Bari, Universita' degli Studi Bologna - Alma Mater Studiorum, Universita' degli Studi Brescia, Universita' degli Studi Catania, Universit…

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