Consiglio di Stato sentenza n. 4474 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:4474SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1. L'ordine di demolizione di un edificio abusivo costituisce una sanzione a misura fissa, dovuta per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento di natura vincolata. Pertanto, la sua adozione non deve essere preceduta dall'avviso di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto trattasi di una misura sanzionatoria. 2. Gli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990 fissano precetti generali per ogni tipo di pubblica funzione, sicché la P.A. procedente può sempre iniziare il procedimento amministrativo ed assumere, in un unico atto, misure cautelari e/o conservative necessarie per la miglior cura dell'interesse pubblico. 3. Nell'ambito del processo amministrativo, anche nelle azioni di annullamento, vige il principio dispositivo, per cui spetta alle parti l'onere di dimostrare con rigore l'esattezza dei fatti posti a fondamento delle rispettive censure, non essendo compito del giudice scegliere quale dato fattuale corrisponda alla doglianza. 4. Il permesso di costruire che autorizza l'ampliamento di un locale pertinenziale, a condizione che esso rimanga tale, non può giustificare la realizzazione di nuovi vani abitativi, in quanto questi ultimi, per definizione, sono beni principali e non pertinenze. Pertanto, l'ordine di demolizione è legittimo quando mira al ripristino della situazione antecedente, in conformità al permesso originario. 5. L'accertamento di abusi edilizi può essere legittimamente effettuato anche dalla Polizia Giudiziaria, in collaborazione con gli uffici comunali, ai sensi dell'art. 27, comma 4, del d.P.R. n. 380/2001, senza che ciò comporti limiti ai poteri di accertamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/06/2021

N. 04474/2021REG.PROV.COLL.

N. 08121/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso NRG 8121/2014, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avv. Riccardo Castelli, con domicilio eletto in Roma, p.za A. Mancini n. 4, presso l’avv. Roberta Carta,

contro

il Comune di Sperlonga (LT), in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del TAR Lazio - Latina n. -OMISSIS-/2014, resa tra le parti e concernente la sospensione di lavori edili abusivi, con demolizione e ripristino dello stato dei luoghi;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore all'udienza pubblica del 4 marzo …

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