Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37619 del 16 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:37619PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, che non si realizza per cause indipendenti dalla sua volontà. L'idoneità degli atti deve essere valutata ex ante, considerando le circostanze concrete e le modalità dell'azione, in relazione alla potenzialità lesiva per il bene giuridico tutelato. Il dolo del tentativo può essere diretto, alternativo o intenzionale, desumendosi da elementi estrinseci dell'azione, come la natura del mezzo usato, le parti del corpo attinte e la reiterazione dei colpi, la cui valutazione è rimessa al giudice di merito. Nell'ambito del giudizio cautelare, il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'assenza di illogicità manifesta o di vizi giuridici nelle argomentazioni, senza poter sindacare la diversa valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 526/2014 TRIBUNALE LIBERTA' di GENOVA del 22/09/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 settembre 2014, il G.i.p. del Tribunale di Genova ha convalidato il fermo …

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