Il piano di recupero di iniziativa pubblica relativo a un'area urbana, anche se non sottoposto a valutazione ambientale strategica (VAS), è legittimo qualora l'intervento non interessi una superficie superiore ai 10 ettari, non rientrando in tale ipotesi l'obbligo di assoggettamento a VAS previsto dalla normativa statale e regionale. L'approvazione del piano di recupero, inoltre, non è soggetta all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990, in quanto il principio di partecipazione è già garantito nell'ambito della disciplina di formazione degli strumenti urbanistici. La tardiva approvazione del piano di recupero, oltre il termine di tre anni dall'individuazione delle aree da parte del Comune, non determina la decadenza dell'individuazione stessa, essendo consentiti gli interventi edilizi previsti dalla legge anche in assenza dell'approvazione del piano. Infine, l'affidamento della redazione del piano di recupero di iniziativa pubblica a un professionista esterno all'amministrazione comunale non integra un vizio di eccesso di potere per sviamento, in assenza di una specifica previsione normativa che lo vieti.