Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51708 del 5 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51708PEN

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo, emesso dall'autorità giudiziaria ai sensi del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 31, comma 9, non costituisce una sanzione penale, ma una misura amministrativa a carattere ripristinatorio, finalizzata al recupero dello stato dei luoghi alterato dall'intervento edilizio illegittimo. Tale ordine, pertanto, non è soggetto alla disciplina della prescrizione prevista per le pene dell'arresto e dell'ammenda dall'art. 173 c.p., in quanto la sua esecuzione non dipende dall'accertamento di responsabilità soggettiva, ma mira esclusivamente al ripristino della legalità urbanistica, anche nei confronti di terzi acquirenti estranei al reato. L'ordine di demolizione, essendo accessorio rispetto alla condanna principale, costituisce un provvedimento giurisdizionale autonomo, non residuale o sostitutivo di quelli dell'autorità amministrativa, la cui esecuzione segue le forme previste dal codice di procedura penale. Tale disciplina non si pone in contrasto con la normativa convenzionale, in quanto la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha ritenuto la demolizione di opere abusive incompatibili con gli strumenti urbanistici come una misura giustificata e conforme alle norme CEDU, in quanto finalizzata a ripristinare l'originario assetto del territorio alterato dall'intervento edilizio illegittimo, senza finalità punitive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/4/2015 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/4/2015, la Corte di appello di Napoli rigettava l'istanza con la quale (OMI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.