Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53235 del 27 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53235PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere è presunta adeguata per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa ex art. 416-bis c.p., superabile solo in presenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale; pertanto, in assenza di tali segnali, non è consentita l'applicazione di misure diverse e meno afflittive, come gli arresti domiciliari, anche con l'adozione del braccialetto elettronico. Ciò in considerazione della gravità del reato contestato e della presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, che non consente l'applicazione di misure alternative, a tutela delle esigenze cautelari. Tuttavia, il giudice deve comunque valutare attentamente le condizioni di salute del detenuto, verificando la compatibilità del regime carcerario con il suo quadro clinico, anche attraverso l'acquisizione di relazioni mediche e il monitoraggio degli accertamenti e delle terapie in corso presso la struttura penitenziaria. Ove risulti che il detenuto necessiti di cure e trattamenti non compatibili con il regime carcerario, il giudice dovrà valutare la possibilità di applicare misure alternative, al fine di garantire il diritto alla salute del soggetto, tutelato dall'art. 32 Cost., senza pregiudicare le esigenze cautelari sottese alla misura restrittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterin - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/05/2018 del TRIB. LIBERIA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG MARILIA DI NARDO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
L'avvocato (OMISSIS) si riporta al ricorso presentato.
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. dott. Di Nardo Marilia, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita&#x…

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