La mancata notifica tempestiva dell'avviso di deposito dell'ordinanza cautelare al difensore non determina la nullità dell'ordinanza stessa, ma solo la perdita di efficacia della misura cautelare ai sensi dell'art. 302 c.p.p., in quanto la nullità consegue esclusivamente all'omesso deposito degli atti richiesto dall'art. 293 c.p.p. e non al ritardato avviso al difensore. Inoltre, la mancanza, la tardività o la nullità dell'interrogatorio di garanzia non inficiano la legittimità dell'ordinanza applicativa, ma comportano la perdita di efficacia della misura cautelare disposta. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, il giudice deve compiere una valutazione complessiva degli elementi probatori, quali le dichiarazioni delle persone offese, le risultanze tecniche e le conversazioni telefoniche, nonché della condotta tenuta dall'indagato, del pericolo di reiterazione del reato e dell'approfittamento del ruolo familiare, senza che il ricorrente possa limitarsi a una mera confutazione degli elementi stessi con considerazioni di merito.