Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6485 del 13 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6485PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni disposto nei confronti di soggetti terzi estranei al procedimento penale è ammissibile solo se il difensore di tali soggetti è munito di procura speciale ai sensi dell'art. 83 c.p.c., in quanto essi sono estranei al rapporto processuale penale e il loro difensore non può avvalersi della semplice nomina nelle forme di cui all'art. 96 c.p.p., prevista solo per l'imputato e la persona offesa dal reato. Il giudice, in assenza di tale procura speciale, deve dichiarare inammissibile il ricorso proposto dal difensore del terzo estraneo avverso il provvedimento di sequestro, condannandolo al pagamento delle spese processuali, salvo che non ricorrano le condizioni per l'applicazione della sanzione pecuniaria prevista dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 186/2000, in considerazione dell'assenza di colpa ascrivibile al ricorrente in ordine alle modalità tecniche richieste per la presentazione del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. AL. PI. N. IL (OMESSO);

2) PA. MA. N. IL (OMESSO);

3) P. S. N. IL (OMESSO);

4) MA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/11/2007 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine, per l'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

Che i…

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