Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31327 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31327PEN

Massima

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Il sequestro preventivo e la successiva confisca dei beni patrimoniali previsti dal D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, convertito in L. n. 356/1992, non sono subordinati all'accertamento di un nesso eziologico tra i reati tassativamente enunciati nella norma di riferimento e i beni oggetto della cautela reale e del successivo provvedimento ablatorio, in quanto il legislatore ha operato una presunzione di accumulazione illecita, senza distinguere se tali beni siano o meno derivati dal reato per il quale si procede o è stata inflitta la condanna. Pertanto, non è necessaria la sussistenza del nesso di pertinenzialità tra cosa e reato previsto dall'art. 240 c.p., ma è sufficiente un vincolo pertinenziale, di significato peculiare e più ampio, tra il bene e l'attività delittuosa facente capo al soggetto, connotato dalla mancanza di giustificazione circa la legittima provenienza del patrimonio nel possesso del soggetto nei confronti del quale sia stata pronunciata condanna o sia stata disposta l'applicazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato Simeone Alberto, quale difensore di:

Ci. Gi. (n. il (OMESSO));

Ia. Lu. (n. il (OMESSO));

Ci. Lo. (n. il (OMESSO));

Ci. Ma. (n. il (OMESSO));

Ci. Sa. (n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Benevento, in data 27/11/2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto…

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