Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12256 del 2 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12256PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza di un legittimo impedimento dell'imputato a comparire in udienza, è tenuto a verificare non solo la diagnosi medica, ma anche l'effettiva impossibilità dell'imputato di partecipare attivamente al processo, non essendo sufficiente la mera prescrizione di riposo. Il mancato riconoscimento dell'impedimento da parte del giudice di merito è legittimo qualora non risulti manifestamente illogico o in contrasto con il dato documentale prodotto dalla difesa, che ha l'onere di provare compiutamente l'assoluta impossibilità dell'imputato di presenziare all'udienza. Il giudice, pertanto, nel valutare la richiesta di rinvio per legittimo impedimento, deve effettuare un'attenta disamina della documentazione medica prodotta, verificando non solo la diagnosi, ma anche la concreta incidenza della patologia sulla capacità dell'imputato di partecipare al processo. Laddove tale prova non sia fornita in modo esaustivo, il diniego del rinvio e la celebrazione del processo in assenza dell'imputato sono legittimi, non configurandosi una nullità della sentenza. In tali casi, il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione della richiesta di rinvio, sindacabile in sede di legittimità solo ove risulti manifestamente illogica o in contrasto con il dato documentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCALERA Vito Presidente del 08/03/2 -

Dott. SANDRELLI Gian G. Consigliere SENTE -

Dott. DE BERARDINIS Silvana Consigliere N. -

Dott. ZAZA Carlo rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo Consigliere N. 24481/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO), nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 17/07/2010 del Giudice di pace di Venosa;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Izzo Gioacchino, che ha concluso per …

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