Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4915 del 3 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4915PEN

Massima

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Il giudice di merito, qualora l'imputato abbia richiesto la concessione di benefici di legge, quali la sospensione condizionale della pena o la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, ha l'obbligo di esaminare espressamente tale richiesta e di motivare adeguatamente la propria decisione in proposito. L'omissione di tale valutazione e motivazione determina l'annullamento della sentenza con rinvio al giudice di primo grado, non potendo la Corte di Cassazione applicare direttamente il beneficio richiesto, in quanto ciò comporterebbe una valutazione di merito che esula dalle sue attribuzioni. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il reato contestato, pur a seguito di modifiche normative, continui a sussistere in forza di disposizioni transitorie o di coordinamento, dovendosi in ogni caso verificare la sussistenza dei presupposti per la concessione dei benefici invocati dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Brindisi in data 27/11/2013;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente ai benefici di legge.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso la sentenza del Tribunale di Brindisi di condanna per i rea…

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