Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 10618 del 26 ottobre 1998

ECLI:IT:CASS:1998:10618CIV

Massima

Massima ufficiale
E` manifestamente infondata la questione di legittimita` costituzionale dell`art. 8 R.D.L. n. 511 del 1946, proposta in riferimento agli artt. 3, 24, 25, 97 e 101 Cost., per la eventualita` in cui non si aderisca alla interpretazione della norma citata che prospetta la esigenza di una sorta di autoregolamentazione e autolimitazione, della potesta` della sezione disciplinare del C.S.M. che eviti il rischio di arbitrarieta` dovuto alla incompleta tipizzazione delle fattispecie sanzionabili in sede disciplinare.  Ed infatti, gia` con la sentenza n. 101 del 1981 la Corte Cost., nell`affermare la piena compatibilita` tra libera manifestazione del pensiero e tutela della dignita` del singolo magistrato e dell`intero ordine giudiziario, osservo` che l`equilibrato bilanciamento degli interessi tutelati non comprime la liberta` di manifestare le proprie opinioni, ma ne vieta l`esercizio anomalo, ossia l`abuso, che viene ad esistenza ove risultino lesi altri valori non meno rilevanti, come quelli desumibili dagli art. 101 e 104 Cost., secondo cui i magistrati debbono essere imparziali e indipendenti, e cio` non solo con specifico riferimento al corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali, ma anche come regola deontologica da osservarsi in ogni comportamento al fine d`evitare che possa fondatamente dubitarsi della loro indipendenza ed imparzialita` nell`adempimento del proprio compito. Tuttavia in ordine al concreto esercizio del potere sanzionatorio, da parte della sezione disciplinare del C.S.M., va rilevato che la connotazione di gravita` dello illecito, ai fini della scelta di una sanzione piu` afflittiva di quella minima, deve essere motivata con riferimento alla particolarita` della concreta fattispecie, non essendo sufficiente un generico richiamo alla violazione dell`obbligo d`imparzialita`.

Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.