Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 5714 del 10 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5714PEN

Massima

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Il datore di lavoro, titolare della posizione di garanzia, è tenuto ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie ed idonee a prevenire l'accesso di persone estranee all'area interessata da lavori potenzialmente pericolosi, come la delimitazione dell'area con transenne o nastro segnaletico, al fine di impedire il verificarsi di eventi dannosi. La violazione di tali obblighi di cautela integra un profilo di colpa specifica, la cui rilevanza causale rispetto all'evento non viene meno per il fatto che la persona offesa, pur essendo a conoscenza dei lavori in corso, si sia comunque introdotta nell'area pericolosa, in quanto tale condotta rientra proprio nell'ambito di rischio che la regola cautelare violata mirava a prevenire. Pertanto, il nesso di causalità tra la condotta colposa del datore di lavoro e l'evento dannoso non viene interrotto dal comportamento imprudente della vittima, a meno che questo non si configuri come del tutto abnorme ed esorbitante rispetto alla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia. Inoltre, l'attenuante del concorso del fatto doloso della persona offesa di cui all'art. 62, n. 5 c.p. richiede non solo l'elemento materiale dell'inserimento del comportamento della vittima nella serie causale dell'evento, ma anche l'elemento psicologico della coscienza e volontà della persona offesa di concorrere alla realizzazione dello stesso evento voluto dall'agente, non essendo sufficiente la mera consapevolezza e volontarietà della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERRAO Eugenia - Presidente

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2020 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RICCI ((omissis)) ANGELA.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Firenze con sentenza del 5 ottobre 2020 ha confermato la sentenza, ex articolo 442 c.p.p., del Giudice per l'udienza Preliminare del Tribunale di Siena di condanna di (OMISSIS) in ordine al delitto di cui all'a…

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