Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34974 del 23 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34974PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. richiede un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e dinamico, in esecuzione del quale il partecipe si metta a disposizione dell'organizzazione per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La mera adesione ideale all'organizzazione mafiosa, la sottoposizione al rito di affiliazione o il mero ruolo statico di capo di una locale non sono sufficienti a integrare il delitto di partecipazione, essendo necessari elementi fattuali che dimostrino un contributo causalmente rilevante, attivo e funzionale alla permanenza in vita dell'associazione e al conseguimento dei suoi scopi criminosi. Inoltre, il pericolo di inquinamento probatorio non può essere desunto in modo generico dalla forza di intimidazione promanante dal vincolo mafioso, ma deve essere valutato in concreto, tenendo conto della natura delle fonti di prova a carico dell'indagato. Infine, la presunzione di pericolosità sociale e di adeguatezza della custodia cautelare prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di criminalità organizzata può essere superata dalla dimostrazione di elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari, come un concreto distacco dell'indagato dal sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/11/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso chiedendo che l'ordinanza sia annullata con rinvio;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiede…

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