Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 160 del 2024

ECLI:IT:TARAQ:2024:160SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile. Ciò in quanto non può ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può in alcun modo legittimare. L'amministrazione ha il dovere di ordinare la demolizione degli abusi edilizi, senza dover contemperare l'interesse pubblico con quello privato, salvo il caso in cui sia oggettivamente impossibile la demolizione senza incidere sulla stabilità dell'intero edificio. Inoltre, la risalenza degli abusi non ha alcuna incidenza sull'ordine di demolizione, non dovendo l'amministrazione motivare in modo particolare il provvedimento neppure quando sia trascorso un notevole lasso di tempo dalla realizzazione dell'opera abusiva. L'affidamento del privato nella conservazione di una situazione di fatto abusiva non è tutelabile, in quanto la realizzazione di un'opera contra legem non può dar luogo ad alcuna aspettativa giuridicamente rilevante.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2024

N. 00160/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00006/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6 del 2015, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), al quale sono subentrati, in corso di causa, gli eredi ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria T.A.R. Abruzzo in L'Aquila, via Salaria Antica Est n.27;

contro

Comune di Atri, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

- dell’ordinanza n. 146 del 7 ottobre 2014, co…

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