Il giudice di legittimità, nel confermare la condanna per furto aggravato pronunciata nei confronti dell'imputato, afferma che: Il ruolo di "palo" svolto dall'imputato in un furto in villa, con operazioni di effrazione, è sufficiente a integrare la sua responsabilità penale, anche in assenza di prova di un mandato implicito da parte delle forze dell'ordine o di una mancata conoscenza da parte dell'imputato delle modalità concrete dell'azione criminosa. Ciò in quanto l'imputato è stato colto in flagranza di reato all'interno del giardino della villa, in prossimità del luogo in cui il complice stava forzando una finestra, dimostrando così il suo consapevole coinvolgimento nell'attività delittuosa. Il giudizio di bilanciamento delle circostanze, che ha portato a escludere la prevalenza di quelle attenuanti generiche, risulta congruamente motivato sulla base della gravità del fatto e della sussistenza di precedenti penali a carico dell'imputato, senza che ciò integri un errore di diritto.